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15/03/2016
IL RESPIRO..UN MAESTRO INTERIORE

Attingendo dalle antiche discipline del Tao, dello Zen, della tradizione Indiana o Buddhista per arrivare alla conoscenza della scienza occidentale, oggi il “respiro” non è più considerato una semplice funzione fisiologica ma una “conditio sine qua non” poter raggiungere uno stato di autentico benessere integrale. La ricerca moderna ha dimostrato come a diversi stati di coscienza corrispondano diversi ritmi respiratori. Ad esempio si ricorre ad un respiro lento per raggiungere un profondo stato di pace interiore, un respiro veloce ed intenso può essere il veicolo migliore attraverso cui avere una maggiore consapevolezza del piacere. Un ritmo respiratorio veloce ma superficiale può essere un aiuto nel percepire meno una condizione di dolore. E così avviene per la relazione esistente tra la respirazione ed il flusso dei pensieri che attraversano la nostra mente. Per riuscire a rallentare il ritmo dei pensieri e creare una condizione di “vuoto mentale” ci si affida ad una respirazione lenta e cadenzata che ci consenta di ritrovare una maggiore connessione con noi stessi. Questo, nell’ottica di superare la separazione tra l’interno e l’esterno di noi. E’ così che si crea un ponte per il raggiungimento di uno stato di pace interiore in cui nulla, nessun pensiero può toccarci e condizionarci. Può essere definito soffio vitale, anima, spirito, ma sopra ogni cosa il respiro può essere considerato un “maestro interiore” che, se ci si mette nella condizione di ascoltarlo, ci parla chiaramente dandoci la chiave d’accesso al benessere naturale inteso come un equilibrio tra corpo, mente e stati emozionali.