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31/05/2016
SARVANGASANA – POSIZIONE DELLA CANDELA

ESECUZIONE: sdraiarsi supini, assicurarsi che testa e colonna vertebrale siano allineate e le gambe dritte con i piedi uniti. Mettere le braccia lungo i fianchi ed il palmo delle mani sul pavimento. Rilassare tutto il corpo e la mente. Contrarre i muscoli addominali e, con il supporto delle braccia, sollevare lentamente le gambe in verticale mantenendole tese. Quando le gambe sono verticali fare pressione sul pavimento con le braccia e con le mani. Lentamente, sollevare i glutei e la colonna vertebrale dal pavimento, portando il tronco in posizione verticale. Girare il palmo delle mani verso l’alto, piegare i gomiti e mettere le mani dietro la gabbia toracica, leggermente discoste dalla colonna vertebrale, per sostenere la schiena. I gomiti sono circa la stessa larghezza delle spalle. Spingere il torace in avanti in modo che si generi una pressione stabile contro il mento. Nella posizione finale le gambe sono verticali, unite e formano una linea retto con il tronco. Rilassare il copro in posizione sino a quando è comodo. Per ritornare in posizione di partenza abbassare le gambe tese in avanti verso la testa finché i piedi sono sopra oltre il capo. Lentamente lasciare la posizione delle mani e abbassare le braccia sul pavimento con i palmi in giù. Abbassare ogni vertebra sul pavimento, infine i glutei e le gambe. Rilassarsi in Shavasana fino a che il battito cardiaco e la respirazione tornano naturali.

BENEFICI: questa posizione stimola la tiroide, equilibra il sistema circolatorio, respiratorio, digestivo, riproduttivo, nervoso ed endocrino. Calma la mente, allevia gli stress mentali ed emozionali ed aiuta ad eliminare i disturbi psicologici, elevando il sistema immunitario.

CONTROINDICAZIONI: quest’asana non dovrebbe essere praticata da chi soffre di fegato, milza o tiroide ingrossati, artrosi cervicale, ernia del disco, ipertensione o altri disturbi cardiaci, capillari oculari deboli, trombosi. Dovrebbe essere evitata durante il ciclo.