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Questa non è una torta come si dovrebbe. In tutte le ricette della tradizione italiana (sostanzialmente una per Regione, di poco differenti tra loro) ci sono il latte, e le uova. Ma è vero che quando la tradizione si faceva verbo, il latte era di mucche da 15 litri al giorno (e non 50), e le uova di galline lasciate a razzolare (senza luci accese per modificare i ritmi della deposizione). Così,è buona lo stesso. Chi vuole usi il latte di mucca e due uova al posto dei semi di chia.

INGREDIENTI PER OTTO PERSONE

• 400 grammi di pane raffermo buono;
• 1 litro e mezzo di latte di mandorla;
• 1 cucchiaio di semi di chia;
• 100 grammi di uvetta;
• 100 grammi di fichi secchi;
• 80 grammi di zucchero bruno integrale;
• 1 bicchiere di rum (per zupparci la frutta);
• la buccia di un limone grattata;
• mezzo bicchiere d’olio evo;
• 1 ora e mezza di tempo

 FACILISSIMA

1. Il pane va bagnato nel latte, regolandosi (sia morbido ma non zuppo, quindi il liquido dev’essere aggiunto poco per volta; le dosi cambiano in relazione alla qualità del pane).
2. Si mettono le uvette e i fichi nel rum; dopo circa mezz’ora vanno strizzati e tagliati grossolanamente.
3. I semi di chia, mescolati con l’acqua, formeranno una specie di pappina.
4. Mischiare tutti gli ingredienti con un cucchiaio di legno.
5. Sporcare d’olio (anche sui bordi) una tortiera/pirofila e riempirla con il composto.
6. Mettere in forno 40 minuti a 160 gradi.
7. Lasciare riposare e tagliare a quadrotti.

E’ perfetta il giorno dopo, e finché è tiepida, con una pallina di gelato di crema.